Alain è uno dei 120 migranti che sono arrivati in Spagna a bordo dell'Acquarius nel giugno 2018, dopo che la nave è stata respinta dall'Italia.
In Camerun, suo paese d'origine, l'omosessualità è un crimine punibile con cinque anni di prigione. Lì è stato vittima di attacchi omofobi. Fuggì per salvarsi la vita, ma lungo il tragitto subì la schiavitù in Libia, il naufragio della nave su cui stava cercando di raggiungere l'Europa e, più tardi, l'incubo dell'Acquarius. Poco più di un anno dopo, guarda al futuro con ottimismo.
"Dimenticare le ferite del passato è molto difficile, ma bisogna trovare la forza di continuare a vivere. Oggi cerco di forgiarmi di nuovo con nuove vie, con una fiducia rinnovata, cercando di recuperare la gioia di vivere.
Parla con voce tranquilla e sorride sempre. Voleva arrivare in Belgio, ma è rimasto in Spagna, dove ha trovato rifugio, lavoro e amici. Per lui, partecipare alla marcia del Pride a Madrid è stato un sogno che si è avverato.
" Il Gay pride è molto importante per me. Non avrei mai immaginato che ci sarebbe stato un grande avvenimento come questo per difendere la comunità LGBTI e oggi ho la fortuna di partecipare a questo evento. Provo molta emozione, molta felicità e sorrido di nuovo alla vita".
Sabato scorso è stato uno tra il milione e seicento mila di persone che hanno difeso con orgoglio il diritto alla diversità sessuale nella capitale spagnola. Con un grande sorriso, Alain ha ballato e si è goduto l'evento su uno degli autobus della sfilata.
Ecco il video che testimonia la sua storia (lingua spagnola e francese):
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FONTE: https://es.euronews.com/2019/07/08/homosexual-y-migrante-del-aquarius-alain-revive-en-madrid?fbclid=IwAR1QOi8rb8wWPXLbq4UOAT2nVRoSmg_VWdMy_dZiNsPU0XGwRk2r-vQKKYs
