GIOCATORE GAY DELLA PREMIER LEAGUE: VIVERE COSÌ È UN INCUBO, MI STA PORTANDO ALLA PAZZIA

GIOCATORE GAY DELLA PREMIER LEAGUE: VIVERE COSÌ È UN INCUBO, MI STA PORTANDO ALLA PAZZIA

 
Il Daily Mirror ha pubblicato questo sabato una lettera di un calciatore attivo della Premier League che è gay. Una storia anonima in cui il giocatore fornisce le sue ragioni per tenere segreto il suo orientamento sessuale e quanto si senta in colpa per doverlo nascondere.

"Com'è vivere così? Giorno dopo giorno può essere un incubo assoluto, e sta influenzando sempre più la mia salute mentale. Mi sento in trappola e ho paura che dire la verità su chi sono non farà che peggiorare le cose", scrive nella lettera inviata dalla Justin Fashanu Foundation, il primo giocatore inglese a dichiararsi apertamente gay e la cui vita è finita tragicamente. L'istituzione sta lottando per sradicare l'omofobia nello sport.

La lettera completa del giocatore

Quando ero un ragazzino, volevo solo fare il calciatore. Non mi interessava andare bene a scuola. Invece di fare i compiti, ho passato ogni minuto libero che avevo con un pallone. Alla fine ne è valsa la pena. Ma anche adesso devo ancora darmi un pizzicotto quando esco a giocare ogni settimana davanti a decine di migliaia di persone.

Tuttavia, c'è qualcosa che mi allontana dalla maggior parte dei giocatori della Premier League. Sono gay. Anche scriverlo in questa lettera è un grande passo per me. Solo la mia famiglia e un gruppo selezionato di amici conoscono la mia sessualità. Non mi sento pronto a condividerla con la mia squadra o con il mio allenatore. È difficile. Passo la maggior parte della mia vita con questi ragazzi e quando scendo in campo siamo una squadra.

Eppure, qualcosa dentro di me mi impedisce di aprirmi a loro su come mi sento. Spero davvero di poterlo fare presto. Lo so da quando avevo 19 anni che sono gay. Com'è vivere così? Ogni giorno può essere un incubo assoluto, e sta influenzando sempre più la mia salute mentale. Mi sento in trappola e ho paura che dire la verità su chi sono non faccia che peggiorare le cose.

Anche se il mio cuore mi dice spesso che devo farlo, la mia testa dice sempre la stessa cosa: "Perché rischiare tutto? Ho la fortuna di guadagnare un buon stipendio. Ho una bella macchina, un armadio pieno di abiti firmati e posso permettermi di comprare tutto quello che voglio per la mia famiglia e gli amici.

Ma una cosa che mi manca è la presenza di un compagno. Sono in un'età in cui mi piacerebbe avere una relazione. A causa del mio lavoro, il livello di fiducia per avere un partner a lungo termine deve essere estremamente alto. Al momento, evito del tutte le relazioni. Spero di incontrare presto qualcuno di cui mi possa fidare abbastanza. La verità è che non credo che il calcio sia ancora pronto per l'annuncio del coming out di un giocatore. Il calcio dovrebbe cambiare radicalmente affinché io mi senta in grado di fare questo passo.

L'Associazione dei calciatori professionisti (inglese; in Italia manco a parlarne - N.d.T.) afferma di essere pronta ad aiutare un calciatore a fare coming out. E hanno affermato che offriranno consigli e supporto a chiunque ne abbia bisogno. Si sbagliano. Se ho bisogno di un terapeuta posso andare a prenotare una seduta quando voglio. Quello che i manager del calcio devono fare è educare i tifosi, i giocatori, gli allenatori, gli agenti, i manager... Fondamentalmente tutti coloro che sono coinvolti in questo sport. Se faccio questo passo, vorrei sapere che sarò sostenuto in ogni fase del mio cammino. In questo momento, non credo che sia così.

Mi piacerebbe non dover vivere la mia vita in questo modo, ma la realtà è che nel calcio ci sono molti pregiudizi. Ho sentito canti omofobici e commenti innumerevoli volte da parte dei fan verso qualcuno in particolare. Stranamente, non mi dà fastidio durante le partite, sono molto concentrato sul gioco. È quando salgo sull'aereo o sull'autobus e ho tempo che mi ricordo. Il mio programma è di continuare a giocare finché posso e di annunciare la mia sessualità quando andrò in pensione.

È stato bello il mese scorso vedere Thomas Beattie alzare la mano e ammettere di essere gay. Ma il fatto che ho dovuto aspettare il suo ritiro vi dice tutto. I calciatori sono ancora troppo spaventati per fare il grande passo mentre giocano. Nell'ultimo anno ho ricevuto il sostegno della Justin Fashanu Foundation, in particolare nella gestione del prezzo che tutto questo comporta per la mia salute mentale.

FONTE: https://www.20minutos.es/deportes/noticia/4321308/0/carta-anonima-jugador-gay-premier-absoluta-pesadilla-salud-mental/

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