- All'attore è stato diagnosticato il virus nel 2007, ma non l'ha detto a nessuno fino al 2021, temendo l'emarginazione e le ritorsioni in un'industria che non è sempre stata gentile con lui.
All'attore Billy Porter è stato diagnosticato il virus nel giugno 2007. Quattordici anni dopo, nel 2021 la star di Pose ha deciso di parlarne e, in un'intervista all' Hollywood Reporter, ha riflettuto sulle sfide e gli insegnamenti che ha dovuto affrontare essendo sieropositivo.
L'artista americano ha detto che il viaggio nel corso degli anni si è concentrato sull'autoaccettazione e la guarigione.
Nei 14 anni successivi, la star di Pose, vincitore di un Emmy, non l'ha detto a nessuno, temendo l'emarginazione e le ritorsioni in un'industria che non è sempre stata gentile con lui.
Billy, che ha coltivato una fervida base di fan negli ultimi anni grazie al suo talento e alla sua autenticità, dice di aver usato Pray Tell, il suo personaggio sieropositivo nella serie FX, come suo sostituto. "Sono stato in grado di dire tutto quello che volevo dire attraverso un personaggio", rivela, riconoscendo che nessuno coinvolto nello spettacolo aveva idea che stesse attingendo dalla sua stessa vita.
In una delle interviste più estese che il cantante abbia rilasciato ai media, ha raccontato che la decisione di aprirsi al pubblico è scattata dopo aver detto a sua madre di essere sieropositivo. Questo momento significativo nel suo processo lo ha ispirato ed è stato il fattore scatenante necessario per rendere pubblica la sua esperienza.
L'attore ha detto che il 2007 è stato l'anno peggiore della sua vita, poiché la sua diagnosi di HIV è arrivata pochi mesi dopo aver appreso di avere il diabete di tipo 2. Mentre stava affrontando uno dei momenti più complicati a livello personale, aveva anche problemi finanziari, visto che aveva dichiarato bancarotta. La somma di tutte queste complicazioni lo fece sprofondare in una depressione che finì dopo quasi un decennio.
"Facevo parte dela generazione che avrebbe dovuto conoscere meglio la situazione, e invece è accaduto lo stesso. Era il 2007, l'anno peggiore della mia vita. Sono stato sull'orlo dell'oscurità per circa un decennio, ma il 2007 è stato il peggiore. A febbraio mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 2. A marzo ho firmato i documenti per la bancarotta. E a giugno mi è stato diagnosticato l'HIV positivo. Alla vergogna di quel periodo si è aggiunta la vergogna che avevo già [accumulato] nella mia vita che mi ha fatto tacere, e ho vissuto con quella vergogna in silenzio per 14 anni. Essere sieropositivo, da dove vengo io, cresciuto nella chiesa pentecostale con una famiglia molto religiosa, è una punizione di Dio".
Ricorda che la vergogna che provò in quel momento si combinò con la vergogna che aveva accumulato nel corso della sua vita, che lo portò a tacere e a tenere segreto il suo stato di sieropositività.
Tuttavia, una delle dichiarazioni più scioccanti della leggenda di Broadway è stata che, dove è cresciuto, la malattia è considerata una punizione di Dio.
Sono sopravvissuto per poter raccontare la storia. Sono qui per questo. Finché non mi sono sposato [nel 2017]. Ora sto cercando di avere una famiglia; ora non ci sono solo io. È ora di crescere e andare avanti, perché la vergogna è distruttiva e, se lasciata irrisolta, può distruggere tutto ciò che si trova sul suo cammino. E la mia vergogna era davvero legata al mio rapporto con mia madre e al mio precedente rapporto con la chiesa".
FONTE: https://escandala.com/billy-porter-de-la-serie-pose-revela-que-vive-con-vih
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