LA DERIVA FASCISTA DEL GOVERNO MELONI NEL COLPIRE LE PERSONE LGTB (TV SPAGNOLA)

LA DERIVA FASCISTA DEL GOVERNO MELONI NEL COLPIRE LE PERSONE LGTB (TV SPAGNOLA)

Il governo Meloni, nel colpire le famiglie arcobaleno, vuole in realtà colpire tutto il collettivo LGTB. 


Trasmissione Tv "Madre no hay más que una [Di madre ce n'è una sola]" (Spagna 2023, 2'03''): Trasmissione TV andata in onda in occasione del Pride nazionale, che in Spagna ha luogo tutti gli anni a Madrid portando in piazza milioni di persone, in cui si denuncia la deriva fascista e autoritaria italiana in cui il governo Meloni, nel colpire le famiglie arcobaleno, vuole in realtà colpire tutto il collettivo LGTB. Viene spiegato quanto può essere terribile per un bambino che uno dei genitori, quello che non ha partorito il figlio, perda la patria potestà; portando a situazioni mostruose come quella per cui, in caso di morte del genitore adottivo, il bambino venga considerato orfano e quindi mandato in un orfanotrofio lasciando la casa in cui è cresciuto con la coppia.

Se il video non parte a causa del server sovraccarico, riprovare dopo qualche secondo.

 

Ed ecco la traduzione dell'articolo di cui parla il video:

DI MADRE CE N'È UNA SOLA

Ci sono situazioni che ci lasciano paralizzate. La cosa più facile da fare sarebbe arrabbiarsi per certe ingiustizie, provare rabbia e impotenza, gridare, scalciare, persino avere paura. Ma ci si paralizza. Questo stato non viene dalla notizia in sé, infatti è difficile spiegare la sensazione che si prova quando si pensa che possa accadere qualcosa di brutto anche se non si sa esattamente cosa. Anche se non si sa esattamente cosa stia accadendo, perché gli eventi precipitano come se fossero dosati con una sorta di macabro contagocce sotto forma di titoli di giornale.

Immagina che un giorno ricevi una lettera dal tribunale in cui ti si dice che non sei più una madre. Che non hai più nulla a che fare con quella creatura che vive in casa tua, che curi, che sostieni, per la quale prepari la cena ogni sera, che porti a scuola ogni giorno, per la quale ti preoccupi così tanto che a volte non riesci a dormire. Quell'essere che senti come parte di te stessa, che ami profondamente e per il quale faresti qualsiasi cosa. Anche se non lo hai messo al mondo tu.

Immagina che questa lettera dica che, d'ora in poi, questo bambino avrà una sola madre. Quella biologica. Anche se per anni ne ha avute due. Immagina che non si tratti solo di far comparire il tuo nome sul suo certificato di nascita, ma che avrai bisogno di un'autorizzazione per fare qualcosa che fai da anni. Qualcosa di banale come aspettarla al cancello della scuola. O firmare il permesso di andare in gita. Portarla dal medico o viaggiare da sola con lei per andare a trovare la nonna. Perché, oltretutto, non sarà più sua nonna.

In Italia sono almeno 30 le famiglie che stanno vivendo ciò. Sono solo le prime di una lista che si stima essere di migliaia di righe. Donne che perderanno l'affidamento della prole in caso di morte del partner. E questo è solo un esempio.

Dicono che "i bambini non lo sapranno, non saranno interessati", ma non è vero. Questo risponde alla strategia di semplificazione della destra estrema, per cui ci si concentra su un dettaglio specifico per perdere la dimensione dell'intera azione: la persecuzione del collettivo LGTBIQ+. Perché a Meloni non interessa il fatto dei registri genitoriali in sé, ma l'insieme. L'esistenza di persone omosessuali, trans e non binarie, la realtà di modelli che vanno contro la sua idea di "famiglia", anche se queste coppie riproducono il suo canone, perché in conflitto con il pensiero unico che vuole imporre dalla politica.

La Meloni vuole fare dell'Italia un baluardo di civiltà da imitare nel resto d'Europa, una patria "dignitosa" con valori morali incrollabili. Un esempio da seguire. Anche se a costo dei diritti umani.

FONTE: https://canalred.tv/madre-no-hay-mas-que-una/

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