LA COMUNITÀ LGBT IN MAROCCO AVANZA, NONOSTANTE TUTTO

LA COMUNITÀ LGBT IN MAROCCO AVANZA, NONOSTANTE TUTTO

La vita dello scrittore gay dichiarato Abdellah Taia è simbolica di questo avanzamento. Abdellah Taia (Salé, 1973) ha fatto la storia nel 2006 rendendo pubblico il suo orientamento sessuale in un'intervista alla rivista politica Tel Quel, è stato il primo intellettuale marocchino a farlo. Il contesto non è casuale: due anni prima, nel 2004, 43 persone, 30 uomini e 10 donne, erano stati arrestati a Tetouan con l'accusa di "incitare alla depravazione e trasgredire la morale pubblica". Questo ha segnato una svolta nella storia della comunità LGBT del paese; la conversazione sull'omosessualità si è spostata dalle sale francofone riservate di Rabat ai bar popolari in tutto il paese. Non ci sarà mai più il silenzio. Nello stesso anno è nata la prima organizzazione LGBT nel paese magrebino, Kifkif.

La presentazione di "Colui che è degno di essere amato", 15 anni dopo, è stata soprattutto un'occasione per fare un bilancio. Un incontro tra attivisti che hanno spianato la strada, anche se c'è molto da fare, ormai in si torna indietro. Questo cambiamento di prospettiva arriva fino al governante PJD (democrazia islamica), il principale partito lgtbfobico del paese, così come partito maschilista.

Lontano dai riflettori dei media, in questi anni c'è stata una evidente vittoria della comunità LGBT dietro ogni scandalo, aggressione o tentativo di invisibilità. Ad esempio, nessuno immaginava che nel 2019 quattro agenti di polizia si sarebbero seduti sul banco degli accusati di un crimine d'odio contro una travestita. Sembrerebbe contrario alla logica di uno stato che mantiene nel proprio codice penale la criminalizzazione dell'omosessualità. Ma già nei disordini di Alcazarquivir nel 2007 il governo ha rilasciato una dura dichiarazione contro le aggressioni dei cittadini contro le persone LGBT: l'applicazione di questa legge appartiene solo allo Stato. Un altro passo avanti.

Non sono un ambasciatore del Marocco! Così Taia si è difeso prima di approfondire questi fatti. Non è facile evidenziare le positività in un sistema che continua ad opprimerci.

Lo stesso sistema divide, a 15 anni dalla sua nascita, l'attivismo marocchino LGTB, stretto tra il la parte conservatore e un makhzen troppo lento per la maggior parte di noi. C'è chi sceglie di confrontarsi con entrambi e chi crede che sia necessario abbracciare il sistema per fermare l'islamismo. Realtà pratica contro idealismi.

Paradossalmente, la presentazione del libro è stat sostenuta dal governo del Marocco, il che, lungi dal rappresentare un mero esempio di aneddotico, dimostra un cambiamento di rotta in quel Marocco che non esiste più. Mai piu'.

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FONTE: https://blogs.20minutos.es/1-de-cada-10/2019/02/21/la-comunidad-lgtb-en-marruecos-avanza-a-pesar-de-todo/?fbclid=IwAR2uyq8dTGZZMcCg28j4VFeelephKXpTQ8Tg4Rhj8R6Hk2lYgO20Wb1p98g