Lo stato giamaicano è stata informato sul fatto che sta violando il diritto internazionale e i diritti umani continuando a perseguitare le persone LGBT+. Il rapporto è stato redatto dal principale organo di controllo, la Inter-American Commission on Human Rights (Commissione Interamericana per i Diritti Umani). L'organizzazione siede a fianco della Corte Interamericana dei Diritti Umani nell'imporre standard ai membri dell'Organizzazione degli Stati Americani.
Il rapporto dice che la Giamaica sta violando la Convenzione americana sui diritti umani che ha firmato nel 1977. In particolare, si rimprovera al Paese di aver criminalizzato i rapporti omosessuali consensienti fino a 10 anni di carcere con lavori forzati. Inoltre condanna la legge perché punisce "ogni atto di grave indecenza" - anche un bacio - con un massimo di due anni di carcere.
Sarah Bosha, consulente legale e di ricerca dell'associazione HIV and Human Rights at AIDS-Free World (HIV e diritti umani in un mondo libero dall'AIDS), ha testimoniato alle udienze dello scorso novembre ed ha accolto con favore il nuovo rapporto: "Questo rapporto è una clamorosa vittoria per la giustizia sociale e un necessario ripudio dell'omofobia". I risultati e le raccomandazioni della Commissione Interamericana per i Diritti Umani possono portare a cambiamenti fondamentali nelle politiche pubbliche in tutti i Caraibi.
La legge del 1864, una reliquia del colonialismo, è strumentale alla diffusione dell'epidemia di HIV nella regione caraibica. Essa spinge le persone LGBTI a vivere in clandestinità e ad allontanarsi dai servizi essenziali di test e trattamento dell'HIV. Ora tocca alla Giamaica abrogare la legge" per evitare di avere una "crisi sanitaria pubblica del tutto evitabile".
Un esempio nel rapporto mostra come la legge impedisca agli operatori sanitari di combattere l'HIV in Giamaica: Robert TB, che ha presentato una petizione alla Commissione sulla legge della Giamaica, ha fornito testimonianze sul tentativo di fare un test dell'HIV sull'isola: "L'infermiera mi ha consegnato un questionario da compilare; tra le altre cose, aveva domande sui miei precedenti partner sessuali. Avevo paura di compilarlo in modo veritiero perché avevo fatto sesso solo con uomini, il che è un crimine in Giamaica. Completare il questionario significherebbe ammettere che ho infranto la legge e che potrei passare fino a 10 anni in prigione. Inoltre, non volevo espormi a ulteriore scherno ammettendo di essere gay". Così, quando l'infermiera non guardava, ho raccolto rapidamente le mie cose e me ne sono andato".
AIDS-Free World sottolinea il prevedibile tributo che questo comporta per la salute della nazione: in una dichiarazione l'organizzazione ha dichiarato: "Il tasso di infezione da HIV in Giamaica tra gli uomini che fanno sesso con gli uomini è del 29,8%, il più alto della regione caraibica. La prevalenza dell'HIV tra i ragazzi adolescenti gay e bisessuali è stimata al 14%, e la prevalenza dell'HIV tra gli adolescenti transgender è stimata al 51%. Questi numeri costituiscono una crisi della salute pubblica sull'isola del tutto evitabile".
La commissione conclude raccomandando alla Giamaica di cambiare le sue leggi e di fornire servizi sanitari ai cittadini LGBT+ senza discriminazioni.
La Giamaica non ha alcun obbligo legale di seguire le raccomandazioni della Commissione Interamericana per i Diritti Umani. Tuttavia, il rapporto avrà un peso nella comunità internazionale e farà pressione sui legislatori affinché agiscano.
FONTE: https://www.gaystarnews.com/article/human-rights-watchdog-say-jamaica-is-breaking-international-law-over-gay-sex/
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