Lo scorso 9 febbraio, la depenalizzazione delle relazioni omosessuali in Angola è finalmente entrata in vigore. Anche se la riforma del codice penale che lo ha reso possibile è stata approvata nel 2019 (ne abbiamo riferito all'epoca con l'articolo "Angola: da una legge contro l'omosessualità a una legge contro l'omofobia"), il processo di conferma da parte del presidente del paese ha comportato un notevole ritardo nella sua entrata in vigore. Fortunatamente, già oggi possiamo dire che l'Angola lascia il gruppo ancora numeroso di paesi che criminalizzano l'omosessualità.
Dopo che il parlamento angolano ha approvato la riforma del vecchio codice penale (ereditato dall'epoca coloniale portoghese) nel gennaio 2019, il presidente del paese, João Lourenço, ha fatto uso del suo diritto di veto, considerando che le pene previste nel nuovo testo non erano abbastanza dure. Dopo che il Parlamento ha apportato alcune modifiche per accogliere le osservazioni del presidente, il testo è stato infine approvato nel novembre 2020, anche se è entrato in vigore solo il 9 febbraio. Fortunatamente, la depenalizzazione delle relazioni omosessuali non è stata esaminata nella revisione del testo.
La notizia è ancora migliore se si considera che il cambiamento non si limita alla depenalizzazione delle relazioni omosessuali, poiché include anche il divieto di discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Così, per esempio, respingere un lavoratore o rifiutare di fornire servizi a un cittadino a causa del suo orientamento sessuale potrebbe costare fino a due anni di prigione.
FONTE: https://www.dosmanzanas.com/2021/02/la-despenalizacion-de-la-homosexualidad-entra-en-vigor-en-angola.html
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