IL PADRE CHE VOLEVA SPEZZARE LE MANI AL FIGLIO GAY FA CAPIRE L'URGENZA DELLA LEGGE CONTRO L'OMOTRANSFOBIA

IL PADRE CHE VOLEVA SPEZZARE LE MANI AL FIGLIO GAY FA CAPIRE L'URGENZA DELLA LEGGE CONTRO L'OMOTRANSFOBIA


Come tutt@ avrete seguito è venuto alla luce un fatto di cronaca che sembra surreale, se non fosse invece realmente accaduto: ad Orbassano, nel torinese, un padre, un libero professionista, aveva assoldato una persona affinché spezzasse le mani al figlio gay, chirurgo, quindi per questo avrebbe interrotto la brillante carriera del figlio.

L'intento non viene realizzato perché la persona assoldata, un ragazzo rumeno, capisce che il ragazzo è una brava persona e, invece di eseguire gli ordini del padre, racconta tutto al figlio.

Il padre comunque da anni perseguitava il figlio: in passato aveva fatto picchiare il suo compagno, il figlio aveva cambiato studio medico per non farsi rintracciare, la moglie aveva divorziato dal padre perché aveva usato violenza maschilista anche nei confronti della donna (la storia nel dettaglio potete conoscerla qui o in molti altri giornali).

Dopo tutte queste angherie e violenze sia nei confronti dell'ex moglie, sia del figlio gay, il padre viene condannato solo a 2 anni: ciò significa che tale persona, se non ha avuto altri problemi in passato con la giustizia non si farà un solo giorno di prigione! Lungi da noi l'idea di una "pena esemplare", ma almeno vorremmo che le azioni del padre non si ripetessero.

Una persona di tal calibro, maschilista, omofoba e violenta avrebbe invece avuto bisogno di una condanna severa, per fare in modo che non ripeta i suoi crimini, ma ciò non può accadere perché ancora la legge contro l'omofobia, che aggraverebbe la pena in casi come questo, giace ferma in Senato.

Ricordiamo che l'Italia è all'ultimo posto nell'ambito dei paesi occidentali come diritti delle persone LGBT come specificato in questo articolo e ciò rende la legge contro l'omotransfobia ancora più urgente.



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